Per capire come evitare questo problema partiamo da una domanda, che chiunque si pone quando subisce un infortunio:

 

Ma perché proprio a me?!

 

La risposta sta in una combinazione di fattori, genetica, età su questi non possiamo fare niente, ma abbiamo margine su molto altro.

 

Prima di pensare solo alle specifiche dell’arrampicata, non dimenticare che il tuo stile di vita generale influisce moltissimo, un atleta che dorme poco, per esempio, è molto più propenso a sviluppare infortuni!

 

 

 

Dopo aver riflettuto sugli aspetti generali, per prima cosa chiedi ad un amico di farti un video su una via che reputi semplice e riguardati, ti sembra di vedere movimenti armoniosi, quasi come una danza, o vedi uno stile di arrampicata aggressivo, poco attento ai piedi, con lanci e trazioni?

 

 

Migliore sarà la gestione dello spostamento del peso sui piedi, minore sarà lo stress sulle dita e quindi il rischio di una lesione.

 

 

Anche come pianifichi il tuo allenamento influisce molto, per esempio se tendi a ripetere sempre le stesse vie, gli stessi esercizi, in generale se quello che fai è molto monotono, avrai due conseguenze negative, i tuoi tessuti saranno sovraccarichi, e la tua capacità di reagire ad una situazione diversa sarà ridotta.

 

Quanto spesso pratichi? frequentemente vediamo climbers che non si allenano mai in settimana e passano l’intero fine settimana in falesia, l’atteggiamento da weekend warriors è deleterio in tutti gli sport, e l’arrampicata non fa eccezione, oppure, viceversa, sei sempre tra palestra e roccia, e non permetti al tuo corpo di riposarsi e ricostruire i tessuti danneggiati dall’allenamento.

 

 

 

Quindi come posso prevenire la lesione di una puleggia?

 

 

Lavora sulla tecnica, sempre, in particolare sull’uso dei piedi, segui dei corsi, arrampica in compagnia, fai di tutto per evitare di scalare come una scimmia ammaestrata, lanciandoti di presa in presa, ricorda che molto spesso l’infortunio è legato allo scivolare di un piede malmesso.

 

 

Addirittura si discute se smettere di utilizzare piedi molto piccoli e scivolosi in palestra, almeno nelle zone frequentate dai principianti, magari inserendo delle aree “protette” dedicate a chi inizia.

 

Tuttavia evitare di esporsi ad un rischio non è mai ideale, perché non permette di sviluppare un fattore protettivo, in effetti se arrampichi da meno di un anno le tue strutture non sono ancora pronte a sostenere un trauma, benché i muscoli possano essere già forti, tendini e legamenti richiedono più tempo per adattarsi.

 

 

Segui le buone norme generali per uno sportivo, idratati a sufficienza e no, purtroppo le birrette della merenda non contano (anche se è uno dei grandi piaceri della arrampicata), dormi il giusto e alimentati correttamente. 

 

Pianifica il tuo allenamento, varia le vie, il tipo di prese, monotiri, vie lunghe, boulder tutto ciò che varia lo stimolo sul tuo corpo è positivo.

 

 

Svolgi attività cardiovascolare come corsa, bici, etc… migliorerà la tua circolazione, e quindi la tua velocità nel riparare i microtraumi che sono inevitabili nell’esercizio fisico. 

 

Le scarpette! Risuola la tua calzatura quando serve, e ricorda che anche se una scarpa più tecnica ti farà scivolare di meno se è troppo dolorosa per te avrai la tendenza a non caricare davvero il peso sui piedi e quindi a stressare maggiormente le mani.

 

 

 

Evita di ripetere ossessivamente quel singolo che ti fa impazzire, specie se sei stanco, tutti abbiamo un project, ma non devi uscirci di testa!

 

 

Nell’ultima parte di questa serie di articoli parleremo di un classico del mondo verticale, il tape! È davvero utile?

Le lesioni della puleggia nei climbers – Prevenzione

time to read: 5 min
0
Call Now Button