Per Teleriabilitazione si intende in sostanza riabilitazione a distanza, direttamente in casa del paziente o nel luogo che preferisce (palestra, o addirittura in esterna).

 

Attraverso le nuove tecnologie di comunicazione, è possibile guidare il paziente nell’esecuzione di esercizi, nelle spiegazioni, e anche condurre una vera e propria anamnesi.

 

 

Pensate alla facilità con cui, tramite applicazioni come Skype, potete rimanere in contatto con parenti ed amici lontani, non è certo come vedersi di persona, ma è un ottimo sostituto!

 

 

 

Ma la riabilitazione a distanza è adeguata al mio disturbo?

 

Beh, come sempre la risposta è:

 

dipende!

 

La riabilitazione a distanza nasce pensando a quelle persone che hanno oggettive difficoltà nello spostarsi dal domicilio, disabili motori gravi, pazienti che hanno subito importanti ictus, per loro la teleriabilitazione è stata una opportunità enorme.

 

 

Nell’ambito del dolore muscolo-scheletrico e della riabilitazione sportiva, di cui mi occupo, è sempre più chiaro, grazie alla numerosa letteratura scientifica, che è l’anamnesi dettagliata a fornirci gli strumenti di diagnosi, molto più di indagini strumentali o test manuali.

 

 

Le terapie manuali, che io stesso pratico in studio, ed eventualmente strumentali (che non pratico) sono legate perlopiù a risultati a breve termine, mentre l’esercizio terapeutico, e le modifiche dello stile di vita, donano effetti prolungati nel tempo.

 

 

Esistono anche numerosi disturbi in cui le terapie passive in generale sono totalmente inutili, o addirittura sconsigliate, come nelle tendinopatie dell’arto inferiore o nelle lesioni muscolari.

 

 

 

È chiaro quindi, che esistono delle condizioni che possono beneficiare, in toto o in parte, della riabilitazione a distanza.

 

Ma quali sono i vantaggi?

 

Riabilitazione a distanza significa minori spostamenti, che per alcuni pazienti significa meno stress, più tempo da dedicare alla terapia, diventa più semplice dare un appuntamento a chi ha orari fuori dal normale come turnisti etc…

 

 

Dare al paziente la possibilità di un consulto con uno specialista in qualunque parte del mondo!

 

 

Quante volte vi hanno detto, tizio è bravissimo, peccato che si sia trasferito in un’altra città, oppure faticate a trovare un collega competente in una nicchia specifica, come l’arrampicata o le discipline acrobatiche, che io seguo.

 

 

Può significare anche risparmio, una seduta via Skype dura mediamente meno di una dal vivo, e il terapista potrebbe applicare una tariffa ridotta.

 

Teleriabilitazione ovviamente non significa necessariamente non vedersi mai dal vivo, può essere un ottimo modo per una terapia sul lungo termine, una o più sedute dal vivo per impostare il piano terapeutico, comodi check periodici da casa, sedute in studio quando necessario allo sviluppo del percorso.

 

 

 

Quindi perché non facciamo solo teleriabilitazione?

 

Chiaramente esiste l’altra faccia della medaglia, alcuni pazienti potrebbero avere difficoltà nell’accesso alle tecnologie, siamo un paese con scarsa alfabetizzazione informatica, inoltre potrebbero perdersi alcuni aspetti empatici e di relazione terapeutica.

 

La terapia manuale non è inutile, alcuni pazienti potrebbero averne necessità, e ovviamente non si può fare via Skype o Zoom!

 

Sicuramente la teleriabilitazione non si può utilizzare per i pazienti post-chirurgici, almeno non nelle prime fasi.

 

 

La riabilitazione a distanza non può vestire a tutti i pazienti, ma è sicuramente una delle possibilità nel nostro ventaglio, e sarebbe un peccato non sfruttarla!

 

La teleriabilitazione

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