Abbiamo già parlato della Pubalgia, e di come possa intervenire il Fisioterapista Sportivo nella riabilitazione, ma abbiamo dedicato poco spazio ad un altro aspetto fondamentale.

 

 

 

Che cosa possiamo fare per la prevenzione della pubalgia?

 

 

 

Un importante studio del 2017 ha evidenziato come un protocollo di rinforzo degli adduttori, l’adductor strenghtening program, basato sul Copenhagen adduction exercise, abbia una grande capacità di prevenire gli infortuni all’inguine nei calciatori.

 

 

La forza di questo studio sta nei numeri, infatti hanno partecipato quasi 350 atleti, rendendo l’impatto statistico abbastanza rilevante.

 

 

In seguito a questa conferma diverse squadre di calcio ed altri sport di squadra ed individuali, dove questo disturbo è frequente, hanno iniziato ad inserire un training degli adduttori per la prevenzione della pubalgia.

 

 

 

 

Il vantaggio dello scegliere proprio l’adductor strenghtening program sta anche in aspetti pratici, infatti è sufficiente un singolo esercizio, e relativamente poco tempo per ottenere l’effetto desiderato, inoltre il giocatore può scegliere tra tre livelli di difficoltà in base alla propria capacità, in maniera piuttosto intuitiva.

 

 

È proprio qui però che emerge una importante criticità, osservata in un editoriale del 2021.

 

 

Arrivati ad un certo punto infatti, anche il livello più difficile del Copenhagen adduction exercise smetterà di essere difficile per l’atleta, quindi non creerà più quell’aumento di forza necessario alla prevenzione della pubalgia.

 

 

Fino ad un certo punto la cosa può essere compensata con un aumento del numero di ripetizioni, ma arriverà il momento in cui lo sforzo relativo sarà troppo basso per fornire benefici.

 

 

 

 

Non a caso difatti, l’effetto di prevenzione della pubalgia è stato maggiore ad inizio stagione, dove realisticamente abbiamo avuto il maggiore aumento della forza degli adduttori.

 

 

 

 

Gli autori concludono suggerendo un ulteriore intervento di allenamento della forza degli adduttori da associare al Copenhagen adduction exercise, modo da massimizzare gli effetti preventivi.

 

 

Personalmente trovo molto utile in questo senso l’uso di macchinari isoinerziali come il kbox4, che permettono un aumento graduale della difficoltà praticamente illimitato!

 

 

 

 

Un ultimo studio interessante sul tema analizza il trend degli infortuni legati alla pubalgia, osservando una lenta decrescita negli anni, segno che stiamo lavorando nella direzione corretta, ma che c’è ancora molto da fare per essere efficaci nella prevenzione della pubalgia!

 

 

 

 

Werner J, Hägglund M, Ekstrand J, et al, Hip and groin time-loss injuries decreased slightly but injury burden remained constant in men’s professional football: the 15-year prospective UEFA Elite Club Injury Study, British Journal of Sports Medicine 2019;53:539-546.

Harøy J,
Clarsen B, Wiger EG, et al. Br J Sports Med. doi:10.1136/ bjsports-2017-098937

Ishøi L, Thorborg K. Br J Sports Med,  doi:10.1136/bjsports-2020-103564, Accepted 15 February 2021, Br J Sports Med 2021.

La pubalgia – la prevenzione

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