Sei su un tiro al tuo grado limite e stai provando il singolo che proprio non ti entra, è parecchio che lo lavori, con allenamenti decisamente aggressivi, e infatti sei piuttosto stanco, è da almeno un mese che ci dai dentro…

 

 

Parti, provi il movimento, ma all’improvviso ti scappa un piede, provi a rimanere aggrappato con la mano, e senti immediatamente un POP, seguito da un dolore lancinante

 

 

La mano inizia a gonfiarsi e fai fatica a chiuderla.

 

 

Probabilmente se hai aperto questo link pratichi una qualche forma di arrampicata, e se sei sfortunato ti riconoscerai nella descrizione qui sopra, ma cosa è successo? 

 

Molto probabilmente hai lesionato una delle pulegge dei tendini flessori delle dita, con una serie di articoli proveremo a spiegare di cosa si tratta, in cosa consiste il trattamento e che cosa si può fare per prevenirle questa condizione.

 

Prima di tutto, cosa è una Puleggia?

 

Ogni dito della mano possiede 5 pulegge anulari (A1-A5) e 4 pulegge crociate (C1-C4), in pratica del tessuto molto solido che tiene il tendine del muscolo flessore ben adeso al dito, aumentando l’efficacia della sua contrazione.

 

 

Per capire meglio possiamo immaginare gli anelli di una canna da pesca, che permettono alla lenza di rimanere vicino alla canna stesa, creando una leva migliore.

 

La stessa cosa avviene nella mano, quando i muscoli dell’avambraccio si contraggono le pulegge tengono il tendine in sede e le dita si piegano.

 

Se il carico applicato è eccessivo potrò incorrere in una lesione, che sia un semplice stiramento, oppure una rottura parziale o totale di una o più pulegge, normalmente la lesione è a carico di A2 e A4.

 

Ma perché proprio loro?

 

Semplicemente sono le pulegge che subiscono più pressione nella presa arcuata, ed è questo tipo di presa che cerchiamo per sviluppare più forza, in particolare se siamo al nostro limite tecnico o se siamo stanchi.

 

 

Quante volte a fine allenamento ti sei reso conto di arcuare una presa che prima tenevi a mano aperta?

 

 

 

Se a questo aggiungiamo la scivolata del piede, o semplicemente l’afferrare un monodito potremmo arrivare ad uno stress meccanico che il nostro sistema non è in grado di affrontare, portando ad una lesione.

 

Il dito più colpito è l’anulare, poiché in una presa arcuata il polso tende a supinare (ruotare con il pollice verso l’alto) e deviare verso il mignolo, provocando maggior stress sull’anulare, inoltre si trova accanto al mignolo, dito corto e debole, che non garantisce grande aiuto rispetto a dita come pollice e medio, proprio quest’ultimo è la seconda sede di lesione, probabilmente perché molto utilizzato per monoditi.

 

Oltre al dolore acuto, gonfiore, difficoltà nello stringere la mano può presentarsi un sintomo caratteristico della lesione di una puleggia, raro se ad essere colpita è solo A2, più frequente in caso di coinvolgimento di A3 e A4, ovvero l’effetto Arco (Bowstringing in Inglese) cioè l’evidente sporgenza del tendine flessore.

 

Quasi tutti coloro che hanno rotto una puleggia inoltre riferiscono quel terrificante POP precedente agli altri sintomi.

 

 

 

Se hai il dubbio di aver subito questo infortunio consulta subito un Fisioterapista o un Medico competente in materia, sulla base dei tuoi sintomi saprà guidarti, eventualmente con l’aiuto di una Ecografia o una Risonanza Magnetica.

 

 

evita il fai da te e i consigli di “quello che chiude l’8a”!

 

 

A breve affronteremo le possibilità di trattamento e come fare prevenzione/evitare recidive e cosa ne pensa la scienza dell’uso del tape

Le lesioni della puleggia nei climbers

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