Ti hanno diagnosticato la Fascite Plantare?

 

Vediamo di cosa si tratta!

 

La fascite o fasciopatia plantare (plantar heel pain in Inglese) è un disturbo che provoca dolore plantare, generalmente in prossimità del tallone, che può estendersi fino all’arco mediale del piede.

 

È da considerarsi a tutti gli effetti una tendinopatia, a carico dei muscoli plantari, che colpisce principalmente i runners, può presentarsi anche nella popolazione sedentaria, nei soggetti affetti da obesità e sovrappeso e in chi fa uso frequente di calzature con il tacco.

 

 

Il dolore si presenta tipicamente nei primi passi al mattino o dopo aver mantenuto una posizione fissa (per esempio lavoro in ufficio), tende a diminuire durante le attività, spesso dura per mesi o anni.

 

 

Oltre all’indice di massa corporeo elevato, altri fattori di rischio sembrerebbero il piede pronato e una caviglia rigida, limitata nella dorsiflessione, ovvero il movimento di “piede a martello”, similmente ad un altro disturbo tipico dei runners, la sindrome femoro-rotulea.

 

 

Quali siano le terapie più efficaci per una fascite plantare è ancora oggetto di dibattito, diversi studi hanno provato a confrontare varie opzioni di trattamento, senza ottenere al momento una strada univoca.

 

 

Spesso l’approccio alla fascite plantare è fermarsi dall’attività sportiva e vedere cosa succede, può essere una buona strategia, adottabile in generale nel dolore muscolo-scheletrico, ma i dati indicano che chi soffre di questo disturbo beneficia dell’intervento Fisioterapico, non vale la pena quindi aspettare troppo

 

 

L’esercizio terapeutico ha dimostrato una efficacia sul breve termine al pari di molti altri interventi, come onde d’urto e dry needling, è da preferire in quanto più economico, privo di eventi avversi e gestibile dal paziente con maggiore autonomia, inoltre darà maggiori benefici sul lungo termine, rispetto ad altri interventi.

 

 

I plantari sono spesso utilizzati, al pari di altre soluzioni sembrano dare dei benefici nella popolazione non sportiva, dispositivi personalizzati e semplici talloniere in gel hanno dimostrato risultati simili, sarà il clinico a decidere per cosa optare in base al quadro clinico.

 

La forma di esercizio terapeutico più utilizzata nella farcite plantare, al pari delle altri disturbi tendinei come la tendinopatia rotulea e achillea, è un protocollo di rinforzo dei muscoli del polpaccio e della fascia plantare, che parte da esercizi lenti ad alta resistenza (heavy slow resistance), per arrivare a movimenti dinamici, più stressanti per il tendine.

 

 

la fascite plantare è spesso insidiosa e di lunga durata, affidati al tuo Fisioterapista ai primi sintomi per evitare che diventi una condizione cronica!

La Fascite plantare

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