In effetti si tratta di un vero dilemma!

 

 

Se allenare o meno la presa arcuata è un argomento che crea dibattito in tutti coloro che hanno a che fare con l’arrampicata sportiva: allenatori, atleti, staff sanitario, l’argomento è sempre in voga!

 

 

La presa arcuata è una posizione delle dita, specifica del gesto arrampicatorio, le principali tipologie di presa possibili, in ordine crescente di stress sulle dita, sono open crimp, half crimp e full crimp.

 

 

 

Nel 1990, Bollen descrive per la prima volta una lesione della puleggia, evidenziando la presa arcuata come fattore di rischio, cosa che verrà confermata nei vari studi successivi.

 

Quindi? cosa possiamo fare? Un pensiero spontaneo potrebbe essere quello di evitare questo tipo di presa, per prevenire gli infortuni alle dita.

 

 

Purtroppo non è così semplice!

 

 

La presa arcuata infatti, oltre a permetterci di esprimere maggiore forza è anche più funzionale nelle prese molto piccole, creando una superficie di contatto migliore, è quindi inevitabile trovarsi ad utilizzarla nelle vie di dita, con microtacche, in particolare quando parliamo di atleti di alto livello.

 

 

Come tutti i gesti fondamentali dello sport non possiamo farne a meno, anche se ciò significa esporsi ad un rischio di infortuni, chi mai si sognerebbe di eliminare i cambi di direzione dal calcio per evitare le lesioni del legamento crociato anteriore?

 

 

D’altra parte la soluzione non può nemmeno essere fregarsene e continuare a strizzare tutto come se nulla fosse, è necessario quindi un approccio ragionato, per capire se allenare la presa arcuata è sicuro.

 

 

Non abbiamo veri elementi chiarificatori in letteratura, quindi le ricette di prevenzione infortuni sono al momento basata sul ragionamento in base ai dati disponibili.

 

 

Il tema è che visto per chiudere vie di un certo tipo (e livello) dovrò necessariamente usare delle prese arcuate, è meglio arrivarci preparati!

 

 

L’esposizione graduale ai carichi è la base dell’allenamento in sicurezza, aumentare di poco in poco la difficoltà dell’esercizio è fondamentale per sfruttare i miglioramenti indotti dall’allenamento minimizzando i traumi che ne derivano.

 

 

La mia opinione quindi è che esercizi a presa arcuata, anche sul trave d’arrampicata e al pan gullich siano da inserire anche in contesto di allenamento, così da abituare i tessuti al carico specifico,

 

 

 

Per farlo in sicurezza serve però farlo all’interno di un piano preciso nel macro e micro ciclo, non inserendola in maniera confusionaria.

 

Fondamentale è che questi esercizi siano eseguiti dopo un ottimo riscaldamento, ma prima di altri esercizi faticosi, in modo da avere a disposizione energie ottimali, non certo alla fine di un allenamento di forza esplosiva su boulder, addirittura potremmo pensare a sessioni di allenamento dedicate.

 

Inoltre, dato che buona parte delle lesioni di puleggia avvengono per il carico improvviso, ad esempio quando scivoliamo con un piede, è necessario che la gli esercizi dedicati a questo tipo di presa vengano svolti in contesti dove questo è impossibile (es. trave) o molto difficile (es. via già conosciuta dall’atleta, movimenti facili in relazione al livello dell’atleta).

 

 

 

Ovviamente, tutte queste indicazioni sono pensate per dei climber evoluti, che hanno realmente necessità di utilizzare delle prese arcuate, non quegli atleti che strizzano perché non riescono ad utilizzare prese a mano aperta, diciamo che parliamo a chi scala dal 7a in sù, giusto per dare un riferimento, ma ricordandoci che ogni soggetto va considerato individualmente.

 

 

 

giovani atleti, minori di 16 anni, e i soggetti che arrampicano da meno di due anni, meritano un discorso a parte.

 

 

Questi soggetti, oltre ad evitare assolutamente allenamento specifico per le dita (fingerboard, campus board etc…) dovrebbero provare a non utilizzare mai la presa arcuata, o perlomeno farlo in maniera non sistematica.

 

 

I primi per il rischio di fratture delle cartilagini di accrescimento delle dita, gli altri perché a tendini e legamenti occorrono circa due anni di adattamento prima di poter essere caricati appieno.

 

 

Sappiamo bene che il migliore allenamento per l’arrampicata è arrampicare, suggeriamo a questi atleti di dedicarsi alla qualità dei movimenti, imparando a muovere i piedi e a non strizzare inutilmente prese enormi, cosa che tutti facciamo agli inizi.

 

 

Quindi, allenare la presa arcuata è sicuro?

 

 

La risposta è, , ma solo dopo la corretta analisi dell’atleta, e all’interno di un ragionamento ben preciso

Arcuare o non arcuare?

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